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Competenze per la PA

L’approccio competence-based per la selezione, gestione, formazione e sviluppo delle risorse umane sta assumendo un rilievo crescente nella PA italiana, analogamente a quanto sta avvenendo nei principali paesi OCSE. Lo sviluppo delle competenze per la crescita del settore pubblico è tra i quattro assi di intervento principali della riforma della Pubblica Amministrazione delineata dal PNRR, con l’obiettivo di allineare conoscenze e capacità organizzative alle nuove esigenze del mondo del lavoro e di una rinnovata PA. ​

Per supportare l’implementazione della riforma, il programma di ricerca SNA prevede la realizzazione di attività di analisi, formazione e capacity building legate alla definizione e implementazione dei modelli di competenze e alla realizzazione di attività di valutazione e sviluppo delle competenze comportamentali nell’ambito dell’Assessment e Development Center SNA.

La SNA ha elaborato nel 2022 le Linee guida sull’accesso alla dirigenza pubblica, previste tra i target del PNRR in merito alla riforma della PA, adottate dal Ministro per la pubblica amministrazione (DM 28 settembre 2022). Le Linee guida hanno la finalità di declinare in indicazioni operative i principi fondamentali dettati dalla nuova normativa sul reclutamento della dirigenza (decreto legge 80/2021) che prevedono che accanto alle conoscenze tecniche siano valutate anche le competenze (capacità e attitudini) e le motivazioni. ​

Le Linee guida, sviluppate con il coordinamento scientifico della SNA nell’ambito di un apposito advisory board, rappresentano un contributo conoscitivo e metodologico nell’ottica di fornire un concreto supporto a tutte le amministrazioni nella scelta di come strutturare le selezioni dei dirigenti. ​

Le Linee guida propongono anche, per la prima volta in Italia, il Modello di competenze dei dirigenti della PA italiana, composto da 15 competenze articolate in cinque aree: Cognitiva, Manageriale, Realizzativa, Relazionale, del Self-management.​

 

L’implementazione delle Linee guida è supportata da un’attività di monitoraggio e accompagnamento delle amministrazioni realizzata dalla SNA, che comprende: ​

il supporto alle amministrazioni per l’individuazione, a partire dal modello generale, del proprio modello di competenze comportamentali (si veda “Framework delle competenze del personale non dirigenziale);

l’organizzazione e realizzazione di corsi di formazione dedicati alle nuove procedure selettive e alla valutazione delle competenze; ​

l’attivazione di una Comunità di Pratica dei Responsabili della selezione del personale.

Il progetto, realizzato nel 2023, ha previsto la definizione del Framework delle competenze trasversali del personale di qualifica non dirigenziale delle pubbliche amministrazioni, adottato dal Ministro per la Pubblica Amministrazione (DM 28 giugno 2023). Il modello è stato sviluppato con il coordinamento scientifico della SNA nell’ambito di un apposito advisory board. ​

Il Framework è composto da 16 Competenze traversali articolate in quattro Aree: Capire il contesto pubblico, interagire nel contesto pubblico, realizzare il valore pubblico, gestire le risorse pubbliche e da tre Valori, trasversali a tutte le competenze – Integrità, Inclusione, Sostenibilità – principi ideali dell’azione individuale e collettiva nella PA.​

Lo sviluppo del Framework delle competenze trasversali si inserisce nell’ambito della Riforma del mercato del lavoro prevista nel PNRR, che ha promosso la riprogettazione del sistema dei profili professionali in un modello articolato su conoscenze, competenze e capacità caratteristiche della posizione da ricoprire.​

 

Il suo utilizzo in tutti i processi legati alla individuazione dei fabbisogni, alla selezione, alla formazione e allo sviluppo del personale, secondo l’approccio competence-based alla gestione delle risorse umane, rappresenta un elemento di particolare rilievo e attenzione nel quadro della più complessiva riforma della PA italiana prevista dal PNRR. Per questa ragione la SNA supporta l’implementazione della riforma attraverso apposite iniziative formative.

A partire dal più generale Modello di competenze dei dirigenti della PA italiana, elaborato dalla SNA nell’ambito delle “Linee guida di accesso alla dirigenza”  è in corso la definizione dei Modelli di competenze specifici delle amministrazioni centrali e locali.​

I Modelli vengono realizzati attraverso Focus group con le amministrazioni e possono poi essere utilizzati dalle amministrazioni stesse come quadro di riferimento per le attività di reclutamento, formazione, sviluppo e valutazione delle performance.​

Sono già stati realizzati i Modelli di competenze di: Agenzia delle Dogane, Agenzia delle Entrate, Comune di Napoli, INPS, Ministero dell’Università e della Ricerca, Presidenza del Consiglio dei Ministri e Regione Piemonte.

Il progetto di ricerca applicata è finalizzato a individuare i fabbisogni di formazione e sviluppo delle amministrazioni centrali dello Stato attraverso la mappatura delle competenze comportamentali dei dirigenti, realizzata grazie alla metodologia dell’Assessment Center nell’ambito dell’Assessment e Development Center SNA. ​

Il progetto ha una immediata ricaduta sull’attività di formazione: il divario tra competenze richieste per ciascuna posizione dirigenziale e competenze possedute dai singoli può essere utilizzato: a) dalle amministrazioni partecipanti al progetto per individuare le proprie esigenze formative con maggior precisione e consapevolezza; b) dalla SNA per progettare i corsi e adattarli alle esigenze specifiche delle amministrazioni e degli individui; c) dai singoli partecipanti, resi consapevoli delle proprie aree di forza e di debolezza in relazione al ruolo ricoperto o da ricoprire.​

Il progetto è articolato in tre linee di attività: 

 

  Linea di attività 1 – Mappatura delle competenze dei dirigenti delle amministrazioni centrali​

Il percorso prevede, in relazione a ciascuna amministrazione partecipante, la mappatura delle posizioni e delle competenze dei dirigenti attraverso: l’analisi organizzativa delle posizioni dirigenziali, l’assessment delle competenze dei dirigenti, la definizione del Piano di sviluppo individuale per ciascun dirigente partecipante.​

Amministrazioni che partecipano al progetto: Presidenza del Consiglio dei Ministri, Agenzia delle Entrate, ARERA, CNEL, INPS, Ministero della Cultura, Ministero della Difesa, Ministero della Giustizia e Ministero dell’Interno.​

Le attività sono realizzate in collaborazione con alcune università, che hanno partecipato a un avviso per manifestazioni di interesse Avviso: Rete di ricerca Università di Roma Tre e Università di Genova; Rete di ricerca Università Tor Vergata e Università̀ di Cassino e del Lazio Meridionale; Rete di ricerca Università del Sannio e Università della Magna Grecia; Rete di ricerca Università Federico II e Università Parthenope; Rete di ricerca Politecnico di Milano, Politecnico di Bari e Università Cattolica; Università La Sapienza; SDA Bocconi.

 

Linea di attività 2 – Assessment delle competenze degli allievi dei corsi dirigenziali di formazione inziale​

Assessment delle competenze degli allievi dei corsi dirigenziali di formazione iniziale della SNA – Corso-concorso per dirigenti pubblici, Corso-concorso per dirigenti tecnici – al fine di verificare il fabbisogno formativo dei singoli partecipanti, in particolare in relazione alle competenze comportamentali.​

 

Linea di attività 3 – Assessment delle competenze dei neo-dirigenti​

Assessment delle competenze dei neo-dirigenti, vincitori di concorsi realizzati dalle singole amministrazioni, che partecipano al percorso formativo SNA “Formazione professionale per nuovi dirigenti pubblici”. ​

Nella prima fase del percorso è previsto l’Assessment finalizzato a verificare il fabbisogno formativo dei singoli partecipanti in relazione alle competenze manageriali. Al termine della fase di Assessment per ciascun partecipante viene individuato un Percorso individuale di apprendimento, strutturato in almeno otto corsi SNA da fruire nell’arco dei 12 mesi successivi.

 

Prodotti di ricerca​

M. Decastri, Analisi organizzativa, valutazione e sviluppo delle competenze: la tripla sfida, in Formare la PA – Rapporto SNA 2017-2020, Formello Roma, Edizioni Miligraf, 2021​


S. Battini, M. Decastri, F. Buonocore, F. Gagliarducci Organizational Development in Public Administration. The Italian Way, London, Palgrave Macmillan Publishing, 2020

La riforma del quadro legislativo in materia di appalti pubblici e concessioni è tra le riforme realizzate in attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).​

Tra gli obiettivi correlati a tale riforma è stata prevista l’adozione della Strategia professionalizzante e piani di formazione in tema di appalti pubblici finalizzata allo sviluppo delle competenze tecniche e comportamentali del personale delle Pubbliche Amministrazioni.​

La Strategia è stata predisposta nell’ambito della Cabina di regia per il coordinamento della contrattualistica pubblica (art. 212 d.lgs. 18 aprile 2016 n. 50) da un Gruppo di lavoro, coordinato dalla SNA, e composto da rappresentanti di:– ANAC, Ministero delle Infrastrutture e dei Traporti, Unità per la Razionalizzazione e il miglioramento della regolazione (PCM-DAGL), Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, ANCI, UPI e CONSIP.  Il documento è stato approvato nella seduta del 3 dicembre 2021 della Cabina di regia.​

In attuazione della Strategia la SNA ha programmato la propria offerta formativa dell’ambito Contratti pubblici, con particolare attenzione alla formazione del personale delle Stazioni appaltanti.

Coordinamento

Sabrina Bandera​
Valentina Lostorto