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Il Corso-concorso

Bandito per la prima volta nel 1995 con una formula che prepara i dirigenti pubblici coniugando la selezione concorsuale e la successiva formazione, il Corso-concorso è giunto nel 2024 alla decima edizione, di cui è appena stato pubblicato il bando. Nelle otto edizioni concluse, sono stati immessi nella carriera dirigenziale delle amministrazioni centrali dello Stato e degli enti pubblici non economici 812 allievi, di cui il 38% donne.

Benché rimodulato nel tempo per effetto di vari interventi legislativi, il Corso-concorso ha mantenuto la sua connotazione di canale di reclutamento dalla duplice valenza: da un lato, “fast track” per giovani con elevata formazione post lauream, dall’altro, opportunità di carriera per funzionari pubblici di grado apicale con esperienza almeno quinquennale nell’amministrazione. Il mix tra un meccanismo di selezione di figure ad alto potenziale applicato nella fase concorsuale in ingresso e la componente formativa completa e qualificante a beneficio degli allievi erogata durante il corso – punteggiato da ulteriori step selettivi all’interno del percorso di apprendimento – ha confermato, negli anni, la capacità del Corso-concorso SNA di fornire alle amministrazioni dei neo-dirigenti capaci di interpretare il loro ruolo in maniera brillante, come dimostrato dalle molte testimonianze di carriere di successo nei diversi rami dell’amministrazione pubblica e, talora, anche al di fuori di essa, contribuendo a costruire la solida reputazione del dirigente di provenienza SNA.

Il Corso-concorso prevede due tappe valutative che hanno carattere concorsuale e vengono, pertanto, svolte da commissioni esterne, nominate con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, dando luogo a graduatorie ufficiali.

La prima è l’esame conclusivo della fase di formazione generale, che interviene a valle della fase di aula e laboratoriale, a sua volta caratterizzata da momenti valutativi interni al percorso di apprendimento distinti per macro-modulo (“valutazione continua”). A questo esame si accede dopo aver conseguito una media nella valutazione continua pari ad almeno 80 punti su 100. L’esame è volto ad accertare la capacità degli allievi di mettere a frutto le conoscenze acquisite durante la formazione al fine di analizzare e offrire soluzioni ad un caso critico che viene loro sottoposto. L’allievo ha l’equivalente di una giornata di lavoro per elaborare la propria soluzione argomentata e predisporre una breve presentazione e un elaborato scritto, che espone alla commissione il giorno successivo. La graduatoria che scaturisce da questo esame viene trasmessa al Dipartimento della funzione pubblica, che provvede ad acquisire le preferenze dei candidati sulle amministrazioni di destinazione e procede alle assegnazioni.

La seconda tappa valutativa è rappresentata dall’esame finale, che si colloca una volta terminata la fase di formazione specialistica all’interno della quale viene svolto il tirocinio. Questo esame sposta il focus della valutazione sull’apprendimento che gli allievi hanno svolto sul campo e, dunque, è strutturato per accertare la capacità del futuro dirigente non solo di mettere a frutto le conoscenze acquisite ipotizzando soluzioni, ma di contestualizzare tali soluzioni affinché siano realmente agibili, ponendole in relazione ai vincoli (normativi, finanziari, organizzativi) realmente esistenti nelle amministrazioni. Anche questa graduatoria viene trasmessa al Dipartimento della funzione pubblica affinché il Ministro per la Pubblica Amministrazione provveda ad approvarla con decreto. Con il perfezionamento di questo atto si conclude formalmente il Corso-concorso.