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La previsione strategica è possibile in Italia?

Formazione

Anticipare gli scenari futuri per migliorare la capacità di visione e di formulazione delle politiche a supporto del decisore pubblico: lo strategic foresight, o previsione strategica, fa ricorso a strumenti fortemente innovativi all’interno dell’attività programmatoria delle amministrazioni centrali di molti paesi europei quali Finlandia, Regno Unito, Portogallo, Spagna.

È possibile istituzionalizzare lo strategic foresight nelle amministrazioni pubbliche italiane? E quali competenze sono necessarie per un suo sviluppo nelle PA italiane? A queste domande offre una risposta puntuale e analitica il volume “Verso l’ecosistema italiano di strategic foresight”, presentato nel corso della lezione aperta del 13 maggio della Comunità di Pratica SNA Evidence based policy making.

Il libro, curato da Sabrina Bandera, Stefano Battini e Andrea Lippi, riunisce i contributi di Serena Giusti, Laura De Vito, Valentina Falco, Giovanni Esposito e Andrea Terlizzi. La ricerca presenta, tra l’altro, casi pilota di sperimentazione nei ministeri italiani grazie ai contributi di Mara Cossu e Francesca De Crescenzo (Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica), Alessandro Costa (Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale), Michele Petrocelli (Ministero dell'economia e delle finanze), Donatella Mangano, Sisto Russo e Alessia Clemente (Dipartimento Protezione Civile) e dell'Ufficio Generale Innovazione Difesa (UGID) dello Stato Maggiore Difesa.

Per approfondimenti: la ricerca SNA

La previsione strategica è possibile in Italia?
 

La previsione strategica è possibile in Italia?

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La previsione strategica è possibile in Italia?

Anticipare gli scenari futuri per migliorare la capacità di visione e di formulazione delle politiche a supporto del decisore pubblico: lo strategic foresight, o previsione strategica, fa ricorso a strumenti fortemente innovativi all’interno dell’attività programmatoria delle amministrazioni centrali di molti paesi europei quali Finlandia, Regno Unito, Portogallo, Spagna.

È possibile istituzionalizzare lo strategic foresight nelle amministrazioni pubbliche italiane? E quali competenze sono necessarie per un suo sviluppo nelle PA italiane? A queste domande offre una risposta puntuale e analitica il volume “Verso l’ecosistema italiano di strategic foresight”, presentato nel corso della lezione aperta del 13 maggio della Comunità di Pratica SNA Evidence based policy making.

Il libro, curato da Sabrina Bandera, Stefano Battini e Andrea Lippi, riunisce i contributi di Serena Giusti, Laura De Vito, Valentina Falco, Giovanni Esposito e Andrea Terlizzi. La ricerca presenta, tra l’altro, casi pilota di sperimentazione nei ministeri italiani grazie ai contributi di Mara Cossu e Francesca De Crescenzo (Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica), Alessandro Costa (Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale), Michele Petrocelli (Ministero dell'economia e delle finanze), Donatella Mangano, Sisto Russo e Alessia Clemente (Dipartimento Protezione Civile) e dell'Ufficio Generale Innovazione Difesa (UGID) dello Stato Maggiore Difesa.

Per approfondimenti: la ricerca SNA