Il lavoro agile e l'emergenza COVID-19
Allo scopo di contenere il più possibile la diffusione del virus COVID-19, il Governo ha adottato una serie di misure stringenti volte al contrasto della diffusione del virus e misure di informazione e prevenzione su tutto il territorio nazionale, con indicazioni sulle migliori modalità tecniche e organizzative per adottare e implementare il lavoro agile nelle PA.
In quest’ottica, sono state adottate una serie di misure emergenziali per superare i vincoli normativi e i limiti percentuali di concessione di lavoro agile al personale delle pubbliche amministrazioni.
Pertanto, è previsto che per il periodo dello stato di emergenza il lavoro agile costituisca la modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa nelle pubbliche amministrazioni, prescindendo dagli accordi individuali e dagli obblighi informativi previsti dagli articoli da 18 a 23 della legge 22 maggio 2017, n. 81.
L’accelerazione applicativa dell’istituto imposta dall’emergenza, ha consentito l’avvio, e in alcuni casi l’implementazione, di un processo di cambiamento nella gestione delle risorse umane, anche attraverso un necessario ripensamento in merito alle attività espletabili da remoto, senza distinzione tra il personale in base a categoria di inquadramento e tipologia di rapporto di lavoro.
Normativa di riferimento durante l’emergenza COVID-19