IL LAVORO AGILE
Il lavoro agile (o smart working) è una modalità flessibile di esecuzione della prestazione lavorativa, stabilita mediante accordo tra il dipendente e il datore di lavoro e organizzata per obiettivi. Per sua natura il lavoro agile è caratterizzato dall’assenza di un preciso orario o luogo per lo svolgimento dell’attività lavorativa: una modalità che consente al lavoratore la migliore conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.
Nelle Pubbliche Amministrazioni il lavoro agile è stato dapprima introdotto in attuazione della Legge di riforma della pubblica amministrazione del 7 agosto 2015 n.124, recante “Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche”. Con la
Legge del 22 maggio 2017 n.81, il lavoro agile è diventato uno degli strumenti cui la PA può ricorrere per innovare radicalmente le tradizionali modalità organizzative del lavoro, sottolineandone la flessibilità organizzativa, la volontarietà delle parti che sottoscrivono l'accordo e l'utilizzo di strumentazioni che consentano di lavorare da remoto, anche fornite dall’amministrazione di appartenenza.
Ai lavoratori agili è garantita parità di trattamento - economico e normativo - rispetto ai colleghi che eseguono la prestazione con modalità ordinarie. È, quindi, prevista la loro tutela in caso di infortuni e malattie professionali, secondo le disposizione illustrate dall'INAIL nella circolare del 2 novembre 2017 n. 48.
Il conseguimento degli obiettivi e dei risultati attesi dall’introduzione ed implementazione di forme di lavoro agile richiede lo sviluppo di nuovi strumenti organizzativo-gestionali e, in particolare, lo sviluppo di nuovi stili manageriali che, da un lato, incoraggino i dipendenti a lavorare secondo modalità caratterizzate da una maggiore flessibilità e autonomia; dall’altro, prevedano nuove forme di indirizzo e coordinamento, verifica e controllo dei risultati.
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