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Glossario

  • Avvocati: numero degli avvocati iscritti all’Albo.
  • Concordato preventivo: procedura concorsuale che consente all’impresa che si trova in uno stato di temporanea insolvenza di prevenire e evitare il fallimento.
  • Doing Business – Costi: Costo del procedimento sostenuto per la risoluzione delle dispute commerciali in % del debito azionato.
  • Doing Business - Graduatoria: Indicatore che misura l'efficienza del sistema giudiziario nella risoluzione delle dispute commerciali.
  • Doing Business – Numero di procedure: Numero di procedure previste nell'iter giudiziario della risoluzione delle dispute commerciali.
  • Doing Business – Tempi di risoluzione: Giorni necessari per la risoluzione delle dispute.
  • Durata (in mesi): valore calcolato sulla base della trasposizione nella realtà giudiziaria della cosiddetta “formula del magazzino”.

    Il CEPEJ calcola la durata in base al rapporto tra procedimenti sopravvenuti al netto degli esauriti e procedimenti esauriti.
  • Fallimento: procedura giudiziaria mediante la quale il patrimonio di un imprenditore insolvente viene sottratto alla sua disponibilità e destinato alla soddisfazione paritaria dei creditori, nella misura massima concretamente possibile.
  • Giudici non togati (o onorari): giudice nominato con particolari procedure, con funzioni temporanee. L’incarico è remunerato in maniera diversa secondo le funzioni esercitate. Nella classificazione CEPEJ sono considerati giudici non professionisti i giudici popolari (lay judge) e i Giudici di Pace (anche se in alcuni Paesi sono dei giudici professionisti).
  • Giudici togati: magistrato di carriera, con funzioni a tempo indeterminato, con remunerazione continua.
  • Istanza di fallimento: procedura attraversa la quale viene richiesta l’apertura di una procedura fallimentare verso una impresa insolvente.
  • Litigious cases: procedimenti inerenti divorzi giudiziali, contratti, fallimenti.
  • Non litigious cases: procedimenti inerenti divorzi consensuali, la registrazione di terreni, di imprese, la richiesta di permessi di soggiorno da parte di emigrati.
  • Popolazione: popolazione residente per distretto di Corte di Appello.
  • Procedimenti civili in senso stretto: procedimenti civili di cognizione ordinaria, in materia di lavoro, e in materia di assistenza e previdenza.
  • Procedimenti esauriti: i procedimenti civili esauriti comprendono i procedimenti esauriti con sentenza collegiale, i procedimenti esauriti con sentenza monocratica, i procedimenti esauriti per riunione e i procedimenti esauriti per altra modalità.
    Procedimenti in materia di assistenza e previdenza: procedimenti civili relativi al lavoro subordinato e a quello autonomo. Sono compresi i procedimenti relativi ai ritardi delle procedure amministrative di liquidazione delle prestazioni e alle incertezze interpretative, connesse a una legislazione in continua evoluzione.
  • Procedimenti di cognizione ordinaria: procedimenti civili con cui si accertano le condizioni ed i presupposti di diritto e di fatto per pervenire all'accoglimento o al rigetto della domanda. Riguardano le persone e la famiglia, le successioni, la proprietà, le obbligazioni e altro. In particolare sono inclusi anche i procedimenti in materia di locazione, introdotti o meno con ricorso, purché non attengano a procedimenti speciali che di per sé non si concludono con sentenza e che comportano al più cambiamento di rito con nuova iscrizione a ruolo contenzioso di cognizione ordinaria.
  • Procedimenti in materia di lavoro: procedimenti civili ispirati a criteri di snellezza e celerità rispetto ai procedimenti ordinari. Riguardano il lavoro subordinato e quello autonomo. Tali procedimenti hanno per oggetto l'indennità di disoccupazione e, in generale, tutto il contenzioso indotto dalla ristrutturazione del mercato del lavoro e dai mutamenti della realtà economica e produttiva, relativa non solo ai licenziamenti individuali, ma soprattutto a quelli collettivi ed ai conseguenti criteri di crescita.
  • Procedimenti pendenti: i procedimenti civili pendenti riguardano i procedimenti pendenti alla fine dell’anno.
  • Procedimenti sopravvenuti: i procedimenti civili sopravvenuti comprendono i procedimenti di nuova iscrizione, i procedimenti riassunti e gli eventuali cambiamenti di rito.
  • Spesa per Giustizia (missione): spesa pubblica regionalizzata per l’amministrazione, il funzionamento o il supporto ai tribunali civili e penali e al  sistema giudiziario, inclusa l’applicazione di sanzioni e di concordati imposti dai tribunali e il  funzionamento dei sistemi di libertà sulla parola e di libertà vigilata; la rappresentanza e  consulenza legale per conto dell’amministrazione o di terzi, esercitata o fornita direttamente  dall’amministrazione stessa o tramite erogazione di fondi a tale scopo destinati; la  costruzione, l’amministrazione e il funzionamento del sistema carcerario e degli altri luoghi  per la detenzione o la riabilitazione dei detenuti, quali, colonie penali, case di correzione, case  di lavoro, riformatori e ospedali psichiatrici per detenuti. Per la ripartizione di tale spesa tra giustizia civile e giustizia penale si usa il criterio adottato nell’analisi condotta da M. Leonardi e R. Rancan (2008) i quale per ovviare al problema determinato dall’uso indistinto delle risorse nella maggior parte degli uffici giudiziari, tengono conto “sia di parametri oggettivi legati al numero delle sezioni civili e penali, sia al personale impiegato negli uffici giudiziari, sia ad altri parametri legati a precedenti ricerche, studi e analisi della materia. La percentuale di ripartizione tra giustizia civile e penale è rispettivamente del 60 e 40 per cento circa”.
  • Tasso di ricambio: misura lo squilibrio tra la domanda di giustizia e l’entità dei servizi giudiziari prestati o meglio lo smaltimento del lavoro giudiziario in contrapposizione alla domanda dichiarata di giustizia. Esso è espresso dal rapporto tra procedimenti esauriti e i procedimenti sopravvenuti in un dato periodo, moltiplicato per 100. Se il ricambio tra flussi attivi e passivi è perfetto ossia il quoziente è uguale a 100, ciò significa che l’ufficio è riuscito ad esaurire un numero di processi pari a quelli sopravvenuti per cui l’ufficio può ritenersi in condizioni di stabilità. Valori del quoziente superiori a 100 indicano che sono state smaltite, oltre alle cause sopravvenute nel periodo, anche parte di quelle pendenti alla fine del periodo precedente. In tal caso l’ufficio risulta nel periodo considerato particolarmente produttivo. Se invece il valore è inferiore a 100 il numero dei procedimenti definiti nel periodo è inferiore a quello dei sopravvenuti, pertanto si riscontrano più procedimenti pendenti rispetto a quelli dell’inizio del periodo; in tal caso si è in presenza di una situazione di bassa produttività dell’ufficio.
  • Tasso di estinzione: misura la consistenza dei procedimenti esauriti in un dato periodo, rispetto al carico di lavoro (somma dei procedimenti sopravvenuti nel periodo e dei pendenti all'inizio dello stesso). Il valore percentuale non può mai essere superiore a 100 in quanto il numero dei procedimenti esauriti non può essere maggiore della somma di quelli pendenti all’inizio del periodo e dei sopravvenuti. Un alto valore percentuale del rapporto indica che l’ufficio giudiziario è stato nel periodo particolarmente efficiente; man mano invece che il valore percentuale si abbassa si delineano situazioni di sempre minore efficienza. Nell'ipotetica situazione di un valore uguale a 100 l'ufficio si troverebbe in una situazione di massima efficienza in quanto avrebbe smaltito tutto il carico di lavoro.
  • World Governance Indicators – Rule of law: indicatore che riflette la certezza del diritto e la garanzia della tutela dei contratti, della celerità amministrativa e della tutela dei diritti di proprietà (-2.5 bassa; +2.5 alta)
  • World Governance Indicators – Control of corruption: indicatore che riflette la percezione del controllo della corruzione ossia l'uso del potere pubblico per finalità private (-2.5 bassa; +2.5 alta)
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